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lunedì, 29 aprile 2024 3:17

IL DIRITTO DI AMMALARSI

 giovedì, 25 gennaio 2024

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Ai magistrati in Italia non è riconosciuto il diritto alla malattia. 

Nel caso di assenza per malattia -infatti - viene operata una decurtazione che incide pesantemente sullo stipendio mensile. 

E questo per ogni patologia. 

La c.d. indennità giudiziaria, che integra il trattamento economico in godimento al magistrato ex art. 3 della legge n.27/1981, è infatti attualmente corrisposta “con esclusione dei periodi di congedo straordinario, di aspettativa per qualsiasi causa, di astensione facoltativa previsti dagli articoli 32 e 47, commi 1 e 2, del testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, e di sospensione dal servizio per qualsiasi causa”.  

Si sono verificati casi di magistrati, assenti dall’ufficio per lunghi periodi e per gravi patologie, che hanno subito pesanti e costanti decurtazioni stipendiali. 

Una condizione ingiusta e insostenibile. 

Chiediamo che, come avvenuto per l’assenza obbligatoria per maternità, sia ristabilito il trattamento riservato a tutti i lavoratori pubblici e privati.

Si tratta di un diritto fondamentale per la cui attuazione non vi è onere a carico dello Stato. 

Magistratura Indipendente adotterà da subito tutte le iniziative necessarie alla rimozione di questa inaccettabile diseguaglianza. 

Chiediamo sin d’ora di essere ricevuti dal Ministro affinché si faccia promotore dell’iniziativa legislativa di modifica dell’art. 3 della legge n.27/1981 per il ripristino dell’intero trattamento economico in caso di malattia dei magistrati. 

 La Presidente, Loredana Miccichè
Il Segretario Generale, Claudio Galoppi

 

 
 
 
 
 
 

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