ROMA
La premier Giorgia Meloni ha smentito uno scontro del governo con la magistratura.
Salvatore Casciaro, da segretario generale Anm, allora perché vi siete agitati? Un equivoco?
«C'erano note provenienti da Palazzo Chigi e da via Arenula che collegavano provvedimenti giudiziari a intendimenti politici. Cosa assolutamente non vera. Abbiamo dovuto puntualizzare».
L'imputazione coatta del gip sul caso Delmastro?
«Sì, un doveroso atto di controllo del gip sull'operato del pm che avviene in tutti gli uffici giudiziari. Non certo anomalo. Attribilirgli valenza politica è stato secondo noi non corretto e capace di inficiare la fiducia dei cittadini nella giustizia».
Non erano sbagliati i toni?
«Possono essere sembrati forti forse per la nettezza con cui sono stati affermati i principi».
Si possono abbassare?
«Noi siamo disponibili a una piena collaborazione e a dare il nostro contributo per le riforme. Quello che ha destato in noi preoccupazione è stata la presa di posizione assunta su un atto della giurisdizione in cui il giudice ha solo esercitato il suo ruolo dimostrando terzietà».
La premier dice che la separazione delle carriere non è una punizione ma una garanzia di efficienza.
«Non ha nulla a che vedere con l'efficienza».
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Casciaro: basta aloni di sospetto sulla categoria
giovedì, 13 luglio 2023
Riforme? Pronti a collaborare
Ma l'Anm non si tira indietro: toghe accusate, non potevamo tacere