Mi chiamo Emanuela Porcu e sono un magistrato. Sostituto procuratore a Nuoro, D.M. 2.05.2013.
Prima di essere un magistrato, sono stata per anni avvocato nel settore civile ed amministrativo. Ho deciso di sostenere il concorso perché passando alla funzione giurisdizionale credevo di poter servire meglio il diffuso bisogno di giustizia che – pur con i disorientamenti della nostra epoca, e forse propria a causa di questi – percepivo crescente intorno a me. Possiamo rinunciare a tutto, ma non al bisogno di giustizia, al bisogno cioè di avvertire l’etica profonda, i valori assoluti sottesi ad ogni accadimento umano.
E nello sperimentare concretamente, giorno dopo giorno, cosa significa indossare la toga di magistrato e di pubblico ministero, mi son resa conto che pilastro fondamentale dell’esercizio della giurisdizione è la formazione; sia su temi squisitamente tecnici di diritto sostanziale e procedurale, sia sulla funzione del magistrato e sulla deontologia professionale in senso lato.
Ho accettato volentieri di lasciarmi coinvolgere da questa avventura per il CdC perché credo sia necessario “mettere la faccia” in favore dei tantissimi magistrati che, nonostante i tempi avversi, seguitano ad esercitare le funzioni con passione e dedizione indefessa; e perché ritengo che un impegno in prima persona possa aiutare a difendere e ristabilire l’immagine, l’autorevolezza e l’etica profonda della funzione giurisdizionale.