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ELEZIONI CDC

Marilù Gattelli

  Elezioni cdc 
 domenica, 1 marzo 2020

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 Mi chiamo Marilù Gattelli, sono a nata Forlì il 17.7.1967 ed ivi risiedo, sono stata nominata magistrato con il D.M. 9.7.1994, attualmente ho raggiunto la sesta valutazione di professionalità.

Numerose sono state le mie esperienze in ambito giudiziario in questi  25 anni ed oltre  di attività; rappresento che ho inizialmente prestato servizio dal 1995 al 1999 quale giudice  presso il Tribunale di Vibo Valentia, sede ad alto indice di difficoltà,  dove ho svolto inizialmente le funzioni di giudice civile, comprese le funzioni di giudice delegato alla procedure concorsuali e di giudice delle esecuzioni, nonché le funzioni di giudice penale sia come giudice del dibattimento che come giudice per le indagini preliminari, oltre a presiedere dal novembre 1998 tutti i collegi camerali riguardanti le misure di prevenzione personali e patrimoniali ed i riesami reali. Successivamente, assecondando le mie inclinazioni, ho scelto di esercitare le funzione requirente e nell’agosto del 1999 veniva disposto il mio trasferimento presso la Procura della Repubblica di Rimini. In questa sede, molto dinamica e stimolante, mi sono occupata di qualsivoglia reato; altresì, sono stata assegnataria in via esclusiva di  tutti i procedimenti già pendenti al mio arrivo in materia di reati sessuali ed in materia di maltrattamenti in famiglia, nonché di tutti quelli sopravvenuti in detta materia. Nel maggio 2008 ho assunto  le funzioni di  Sostituto Procuratore della Repubblica presso la Procura  di Forlì occupandomi anche dei  reati contro la pubblica amministrazione e l’amministrazione della giustizia, nonché dei  reati in materia di economia, dei reati in materia tributaria e finanziaria e di quelli in materia di tutela del lavoro. In detto periodo mi è stato affidato il coordinamento dell’ufficio che si occupava delle richieste di decreto penale e sono stata delegata all’estrazione e valutazione delle statistiche giudiziarie dell’ufficio. Dal febbraio 2015 ad oggi sto svolgendo le funzioni di Sostituto Procuratore della Repubblica presso la Procura di Ravenna dove mi occupo quale materia specialistica dei reati relativi all’attività di impresa, nonché dei reati in materia ambientale, edilizia ed urbanistica e dei  reati in materia di tutela dei beni culturali. In detto ufficio ho coordinato, dapprima, il gruppo dei reati in materia fallimentare fino al 2017 e successivamente ed attualmente coordino il gruppo dei reati finanziari e tributari, oltre ad avere atteso ad altre deleghe organizzative (quali quella in materia di controllo flussi ed iscrizioni al SICP, occupandomi attualmente della delega relativa al coordinamento dell’ufficio affari semplici e di quella avente ad oggetto l’attività dell’ufficio dibattimento). Per tre mesi dall’ottobre 2019 al gennaio 2020 sono stata applicata a tempo parziale alla Procura Generale di Bologna.
Ho sempre dedicato molta attenzione al tema dell’informatica giudiziaria intesa come momento essenziale per l’organizzazione del nostro lavoro. Per questo ho svolto le funzioni di Magistrato di Riferimento per l’informatica dall’ottobre 2008 fino all’aprile 2014 quando sono stata nominata, Referente Distrettuale per l’Informatica, Settore Penale Requirente per il Distretto dell’Emilia Romagna e come tale ho fatto parte della Commissione Flussi istituita presso il Consiglio Giudiziario di Bologna. Nell’aprile del 2016 venivo eletta al Consiglio Giudiziario e venivo in tale ambito nominata Presidente del Comitato Pari Opportunità, componente della Commissione per i magistrati in tirocinio, componente della Commissione per eventuali modifiche del regolamento del Consiglio Giudiziario e successivamente componente della Commissione istituita per lo studio della nuova circolare sulle Procure della Repubblica.
La mia candidatura al Comitato Direttivo Centrale dell’AN.M.
Ho accettato questa candidatura dopo quasi 26 anni di attività in magistratura per poter mettere a disposizione di tutti i colleghi la mia variegata esperienza in ambito giurisdizionale, con l’obbiettivo di incentivare un cultura del dialogo costruttiva con lo scopo di raggiungere obbiettivi certi in tempi rapidi. Credo sia necessario perseguire una interlocuzione costante e costruttiva tra l’Anm ed il Ministero e tra l’Anm ed il Consiglio Superiore della Magistratura cercando di trovare un equilibrio tra le diverse posizioni.
Nell’eventualità di una mia elezione mi proporrei quale obbiettivo primario ed immediato quello di ottenere l’approvazione da parte del Consiglio Superiore della Magistratura di una circolare che indicasse in termini certi quali siano i carichi esigibili in relazione alla funzione svolta, onde poter migliorare da subito le condizioni di lavoro di ciascun magistrato. L’esperienza quale Rid Requirente e quale membro della Commissione Flussi mi ha consentito di acquisire gli strumenti per una lettura approfondita delle statistiche del settore sia civile che penale, conoscenza che potrebbe essere messa a frutto prendendo le mosse da quanto già indicato nell’approfondita e dettagliata proposta formulata nel marzo 2019 dalla Commissione permanente del C.D.C sui carichi di lavoro.
L’esperienza al consiglio giudiziario mi ha dato la possibilità di conoscere approfonditamente la materia ordinamentale, utile e funzionale anche in vista delle annunciate riforme del processo civile e penale che vedono il magistrato come destinatario prevalentemente di obblighi da sottoporre, peraltro, al vaglio disciplinare. Su questo tema il CDC dell’Anm dovrà porsi quale interlocutore qualificato onde cercare di impedire l’approvazione di riforme che potrebbero cambiare la qualità della nostra attività lavorativa.
L’autonomia e l’indipendenza del magistrato per essere tale deve poter essere vissuta ogni giorno in concreto sul lavoro; ad ogni magistrato dovrebbero poter essere garantite condizioni di lavoro accettabili che gli consentano di svolgere il delicato compito affidatogli; questo obbiettivo andrebbe garantito con immediatezza cercando un punto di intesa comune che possa consentire anche a chi è preposto alla guida dell’ufficio una organizzazione dell’attività volta, sì, all’efficienza ed alla produttività, tenendo di vista, però anche il benessere organizzativo del magistrato.
L’indipendenza del magistrato riposa nel poter svolgere la propria attività con serenità ed autonomia.
Ci si propone di diffondere la “cultura del fare” da attuare attraverso un confronto critico, costruttivo e non ideologico su ogni tema, con tutte le forze in campo.
Marilù Gattelli

 
 
 
 
 
 

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