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MAGGIORI INVESTIMENTI IN MATERIA DI EDILIZIA GIUDIZIARIA E DI CONDIZIONI DI LAVORO ALL’INTERNO DEI PALAZZI DI GIUSTIZIA
Le precarie condizioni in cui versa l’edilizia giudiziaria, con il conseguente disagio in cui tutti gli operatori della giustizia sono costretti a lavorare è, da tempo, oggetto di attenzione da parte dell’ANM che, in più occasioni, ha rappresentato il problema ai Ministri succedutisi nel tempo, anche con la presentazione di specifiche richieste elaborate sulla base di apposite rilevazioni, da ultimo compendiate nel “Dossier fotografico sull’edilizia giudiziaria” e nel “Report sulle condizioni di lavoro dei magistrati” realizzati nel 2022 (i cui contenuti sono visibili sul sito dell’ANM: https://www.associazionemagistrati.it/doc/3833/dossier-fotografico-edilizia-giudiziaria.htm e https://www.associazionemagistrati.it/doc/3832/report-sui-risultati-del-questionario-sulle-condizioni-di-lavoro-dei-magistrati.htm), in cui vengono messe in luce le situazioni di maggiore criticità. LEGGI TUTTO
RIVEDERE LE PIANTE ORGANICHE DEGLI UFFICI GIUDIZIARI
Occorre ridisegnare le vigenti piante organiche degli uffici giudiziari, ormai del tutto obsolete, in base agli effettivi carichi di lavoro. Una corretta riallocazione delle risorse, non solo di personale, consentirebbe, infatti, una maggiore efficienza e qualità della risposta giudiziaria, garantendo ai cittadini un servizio che sia all’altezza dell’impegno quotidianamente profuso dai magistrati italiani. LEGGI TUTTO
INTERVENTO SUL DIRITTO ALLA MALATTIA
Signor Ministro,
come è noto, il trattamento economico del personale di magistratura è decurtato nei periodi di assenza dall’ufficio per malattia.
La ragione risiede nel tenore letterale di una disposizione di legge che, quarant’anni fa, ha disciplinato – in via dichiaratamente transitoria ma successivamente non più modificata – una delle voci retributive che compongono il trattamento economico in godimento al magistrato, volgarmente nota come “indennità giudiziaria”. LEGGI TUTTO
AUMENTARE L’ORGANICO DELLA MAGISTRATURA
Dai dati CEPEJ relativi all’anno 2024 emerge che, su 44 paesi europei analizzati, l’Italia ha il più basso rapporto tra magistrati e popolazione. In particolare, ogni 100.000 abitanti, in Italia ci sono 11,8 giudici a fronte di una media degli stati del Consiglio d’Europa di 17,6 giudici, e 3,8 pubblici ministeri a fronte di una media europea di 11,6. Inoltre, il numero totale di casi assegnati in primo grado ad ogni pubblico ministero italiano è pari a 1.192, a fronte di una media europea di 204 casi; per cui, rispetto alla media europea, in Italia abbiamo 1/4 dei pubblici ministeri, ma ciascuno di questi tratta un numero di casi superiore di quasi 6 volte rispetto ad un qualsiasi collega europeo. LEGGI TUTTO