Area DG mostra stupore per il “vistoso risultato favorevole all’unico candidato di Magistratura Indipendente”, ma al contempo si rallegra che “gran parte dei magistrati ha saputo orientarsi liberamente”, a differenza di coloro che hanno coltivato con “il voto l’attesa di futuri benefici”.
Comprendiamo l’amarezza di chi nutriva evidentemente aspettative di una vittoria elettorale e che vede uscire dalle urne un risultato assai deludente; è umano anche il disappunto di chi percepisce che si rafforza nel paese l’area moderata della magistratura, fatta di colleghi che operano lontano dai riflettori, che chiedono tutela e attenzione per le proprie condizioni di lavoro, ma pretendiamo, non per noi ma per i magistrati italiani, di ogni orientamento culturale, rispetto per l’esito elettorale, perché appare francamente inopportuna la denuncia, formulata a urne chiuse, contro una competizione che sarebbe stata “viziata dai tatticismi e dalle furbizie di alcuni”.
La fase della campagna elettorale, della cui fine qualcuno non si è forse accorto, si è strutturata secondo le indicazioni della Giunta esecutiva centrale dell’Anm di cui MI non fa peraltro parte, indicazioni alle quali tutti i gruppi si sono scrupolosamente attenuti. La denuncia, allora, del vizio elettorale da parte di chi delle regole della competizione è stato tra i principali artefici sembra un controsenso.
Poco congruente con la realtà è anche il riferimento al fatto che Magistratura Indipendente, premiata dalle urne, sarebbe stata “restia a prendere le distanze da fatti e persone coinvolte nello scandalo che ha colpito il CSM in primavera”. Quali che siano le convinzioni personali di ciascuno, è un fatto che gli elettori hanno apprezzato il programma proposto da Antonio D’Amato e si sono riconosciuti nei valori di MI quale gruppo che si è distinto per reali propositi di riforma anche in punto di incompatibilità.
Un maggior contatto con il corpo elettorale avrebbe forse consentito ad Area di non esprimere oggi tanta sorpresa per un esito così lontano dalle sue attese.
Magistratura Indipendente ritiene di dover ringraziare Area DG: la reazione scomposta, inelegante e gravemente offensiva di quest’ultima è un’ulteriore ed ampia conferma che Magistratura Indipendente ha bene operato nell’interesse di molti magistrati e del governo autonomo della magistratura, portando avanti - nel solco di valori condivisi - il sentire di buona parte di coloro che in Area Dg non si riconoscono.
Ai 1460 magistrati offesi nel loro onore, il nostro vivissimo ringraziamento e la nostra incondizionata solidarietà; ad entrambi i consiglieri eletti, rinnoviamo le nostre congratulazioni e gli auguri di buon lavoro.
Magistratura Indipendente
Il Presidente Maria Grazia Arena
Il Segretario Paola D’Ovidio