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Comunicato di Magistratura Indipendente sulla proroga per il pensionamento dei magistrati

 venerdì, 26 agosto 2016

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Magistratura Indipendente esprime forti perplessità rispetto alla ipotesi, che circola ormai insistentemente attraverso gli organi di stampa, di un imminente decreto legge teso a prorogare nuovamente il pensionamento dei magistrati, solo per un numero limitato di colleghi. Lamisura  appare espressione, ancora una volta, di una politica legislativa improntata alla improvvisazione e corre il rischio di essere percepita come un provvedimento ad personas, con conseguente appannamento dell'immagine e dell'indipendenza dei magistrati che ne saranno beneficiari.

La riduzione improvvisa da settantacinque a settanta anni senza gradualità e senza adeguate norme transitorie è stata evidentemente un errore: una diversa regolamentazione avrebbe consentito un piano di uscita senza costringere il Consiglio Superioredella Magistratura a procedere in maniera affrettata a coprire oltre quattrocento posti direttivi e semidirettivi in pochi mesi.

Il CSM ha dimostrato di saper procedere ad un gran numero di nomine in tempi relativamente brevi: come già detto, molte nomine sono già state fatte e risultano già avviate le procedure per i posti direttivi e semidirettivi che andranno a scadere nei prossimi mesi.

Come già detto in passato, l’abbassamento dell'età pensionabile si è rivelato un errore anche tenuto conto del fatto chel'età media di coloro che entrano in magistratura è elevata, per effetto della trasformazione del concorso in magistratura in un concorso di secondo grado (con i conseguenti problemi a livello pensionistico).

Appare invece auspicabile un intervento legislativo che valga per tutti, che sia finalmente definitivo e che vada nella direzione di criteri certi e di un giusto equilibrio. A questo scopo la pensione a 72 anni (70 anni più due anni a richiesta), previa verifica al settantesimo anno del permanere della condizioni di idoneità, appare la soluzione più equilibrata.

Ulteriori perplessità suscita la proposta di una riduzione per decreto legge del periodo di tirocinio, essendo invece necessaria una diversa modulazione dello stesso che preveda maggiori periodi di tirocinio presso gli uffici ed una riduzione del periodo di tirocinio presso la Scuola Superiore della Magistratura.

Si auspica che gli organi che hanno il potere di decidere lo facciano al più presto, per garantire certezza e stabilità agli uffici giudiziari e affidamento ai singoli magistrati.

Magistratura  Indipendente

 
 
 
 
 
 

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