Corruzione: Racanelli,da Davigo toni e parole eccessivi Ma anche politici lo fanno. Serve dialogo no alimentare tensione (ANSA) - ROMA, 22 APR - "Leggendo questa intervista ho riscontrato toni eccessivi,parole esagerate, generalizzazioni superficiali e ingiuste".Il procuratore aggiunto di Roma Antonello Racanelli, leader di Magistratura Indipendente,la corrente piu' moderata delle toghe, critica apertamente l'intervista al Corriere della Sera del presidente dell'Am Piercamillo Davigo, pur evidenziando di aver riscontrato lo stesso tipo di difetti "anche in recenti dichiarazioni di esponenti politici". E invece "nei periodi di difficolta' nella vita istituzionale del Paese e' necessario recuperare lo spirito del dialogo razionale e pacato , la capacita' di argomentare senza insultare l'interlocutore. Bisogna evitare di alzare la tensione tra politica e magistratura, che non fa bene a nessuno. Anziche' offendersi a vicenda- suggerisce Racanelli- occorre rivendicare i mezzi per far funzionare meglio e con maggiore efficienza la giustizia". "In passato abbiamo criticato i politici di fare di tutta l'erba un fascio, non possiamo fare gli stessi errori: dire che i politici rubano piu' di prima e' come dire che i magistrati sono fannulloni", sottolinea ancora il leader di Mi. Non solo toni e contenuti sopra le righe da parte del nuovo leader dell'Anm, che guida un esecutivo unitario in cui sono rappresentate tutte le correnti della magistratura : "Davigo ha parlato come presidente dell'Anm. Se ha preso posizione senza consultare prima i componenti della giunta ha sbagliato".Ma serve un chiarimento dentro l'Anm? "Non tocca a me chiederlo, valuteranno i colleghi in giunta. Certo sara' oggetto di riflessione da parte dei gruppi, ma non mi pare un caso sconvolgente. Puo' essere ritenuto un incidente di percorso. L'importante e'- conclude Racanelli- che le successive prese di posizione siano sempre concordate".