A seguito dei numerosissimi quesiti dei colleghi interessati CONFERMO che il DDL STABILITA (AC. 5534 bis) prevede la soppressione del regime ti tassazione agevolata del TFS (indennità di buonuscita) e l'applicazione del regime di tassazione ordinaria.
IN PRATICA L'ALIQUOTA PASSA DAL 24,5% AL 43% per lo scaglione eccedente €. 75.000 di liquidazione, con una fortissima riduzione.
Ad esempio su una liquidazione lorda media per 40 anni di servizio (€. 500.000 circa) si pagheranno CIRCA €. 70.000 IN PIÙ DI TASSE.
In particolare la disposizione di favore è contenuta (per ora) nell'art. 1 c. 9 L. 296/2006 (manovra economica 2007, norma la cui vigenza è stata confermata dall'art. 2 c. 514 L. n. 244/2007), secondo il quale:
"9. Ai fini della determinazione dell'imposta sul reddito delle persone fisiche dovuta sui trattamenti di fine rapporto, sulle indennita' equipollenti e sulle altre indennita' e somme connesse alla cessazione del rapporto di lavoro, di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, si applicano, se piu' favorevoli, le aliquote e gli scaglioni di reddito vigenti al 31 dicembre 2006."
L'art. 12 c. 11 del suddetto disegno di legge prevede che:
"11. Sono abrogati il comma 9 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e il quarto periodo del comma 514 dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244."
La relazione di accompagnamento, peraltro, ventila la possibilità di estendere la disposizione anche a quanti non hanno ancora percepito la prestazione in virtù del differimento dei secondo o terzo rateo di TFS, poiché l'effetto di favore della clausola di salvaguardia oggi vigente è - appunto - una deroga ad un regime ordinario di tassazione, che riprenderebbe subito la sua capacità applicativa per la natura di retribuzione differita del trattamenti di fine servizio, assoggettabili alla tassazione del periodo in cui vengono effettivamente erogati (principio di cassa) e non a quello in cui vengono astrattamente riconosciuti (principio di competenza).
Chiaramente si tratta di un "semplice" disegno di legge, ma il rischio di ulteriori tasse è elevatissimo attesa necessità di approvare sollecitamente la norma e la sostanziale indifferenza verso la disposizione da parte della generalità delle forze sindacali e delle associazioni professionali, poiché essa colpisce in misura maggiore solo i TFS elevati, tra i quali principalmente quello dei magistrati.
Da un esame dei TFS che rientrerebbero totalmente nella nuova norma, infatti, risultano nel 2011 liquidate solo 800 prestazioni di tale importo e più della metà in favore di magistrati collocati a riposo.
ANCHE SU QUESTO PUNTO, OVE LA NORMA VENISSE APPROVATA, STIAMO PREDISPONENDO IL CONTENZIOSO PER I COLLEGHI CHE INTENDESSERO CHIEDERE IL COLLOCAMENTO A RIPOSO NEL PERIODO INTERESSATO DALLA NORMA E, INDIRETTAMENTE, PER TUTTI GLI ALTRI MAGISTRATI CHE VEDREBBERO DIMINUIRE IL FUTURO TFS DI CIRCA IL 20% IN TERMINI ASSOLUTI!!