In data 8 novembre 2023, su proposta unanime della IV Commissione (relatori i consiglieri Nicotra, presidente, Cilenti , Bertolini, Bisogni, Carbone M., Eccher), il Plenum ha deliberato l’approvazione della tanto attesa d elibera sulla determinazione sperimentale degli standard di rendimento rilevanti ai fini della valutazione di professionalità dei magistrati.
Un impegno corale e composito portato avanti oltre che per la rinnovata tenacia e risolutezza dei componenti Bernadette Nicotra ed Edoardo Cilenti, anche grazie al prezioso contributo dell’Ufficio Statistico.
Risultato reso vieppiù particolarmente significativo ove si presti ricordo a i veti pregiudiziali espressi da quella parte della magistratura animata da un efficientismo pericolosamente sempre più orientato verso derive iper-produttivistiche.
Nel rimandare alla lettura integrale della delibera, torna utile fissare alcune coordinate fondamentali.
Con l’attuazione di un dato normativo primario risalente addirittura al 2006 , il Csm intende promuovere una cultura del lavoro del magistrato tesa al conseguimento di risultati adeguati non solo quantitativamente ma anche qualitativamente rispetto alla crescente domanda di giustizia.
L’art. 11, comma 2, lett. del d.lgs. n. 160/2006 mette in relazione la laboriosità con la produttività, intesa come numero e qualità degli affari trattati in rapporto alla tipologia degli uffici e alla loro condizione organizzativa e strutturale, ai tempi di smaltimento del lavoro, nonché all’eventuale attività di collaborazione svolta all’interno dell’ufficio, tenuto conto anche degli standard di rendimento individuati dal Csm.
Questi ultimi vanno tenuti distinti dai carichi esigibili, sebbene inter connessi : i “carichi esigibili” rappresentano il principale parametro sulla cui base i dirigenti determinano, nell’ambito dei programmi di gestione gli obiettivi degli uffici giudiziari; gli standard di rendimento costituiscono invece un valore rivolto al singolo magistrato rappresentativo del la soglia minima di produttività al di sotto della quale il parametro della laboriosità potrebbe presentare delle criticità.
Da quanto precisato discende che, attraverso il programma di gestione e i carichi esigibili, il dirigente non potrà mai imporre al singolo magistrato standard di rendimento più alti il cui rispetto, in ogni caso, assicura il soddisfacimento del parametro della laboriosità.
In punto di analisi statistic a lo studio è stato compiuto sui dati de i caric hi esigibil i trasmessi dagli uffici in sede di redazione dei programmi annuali di gestione.
Dopo aver verificato i risultati statistici, il Consiglio ha ritenuto che lo standard di rendimento del singolo magistrato possa essere collocat o in una fascia di oscillazione che va dal 30% della mediana del carico esigibile alla mediana dello stesso carico. Tale scelta è il frutto di plurime simulazioni che dimostrano come il valore del 30% di decurtazione della mediana sia maggiormente idoneo a rappresentare la pur variegata realtà degli uffici giudiziari.
Con l ’approvazione plenaria si avvia un’attività di sperimentazione stimata in sei mesi.
Ne consegue che le valutazioni di professionalità continueranno ad essere c ondotte sulla base degli attuali parametri di giudizio, e tuttavia “affiancando” alla procedura ufficiale quella sperimentale.
La IV Commissione, validato lo standard, procederà quindi a proporre le opportune e conseguenti modifiche alla circolare n. 20691 2007 regolante le valutazioni di professionalità.
Ancorché perfettibile, si tratta di un primo traguardo “storico”, reso possibile in virtù di una modificata sensibilità culturale che segna un passo importante fin qui mai raggiunto con la motivazione pretesto di una inafferrabile misura del lavoro.
Da oggi ci dirigiamo invece verso la testimonianza del massimo rendimento possibile a risorse date.
Resta il rammarico della non raggiunta unanimità in Plenum, contrariamente alla delibera sui carichi esigibili approvata appena il 25 ottobre scorso
Tradotto: dal 2006 ad oggi ancora non tutti sono interessati a tutelare i singoli Colleghi.
Roma, 8 novembre 2023
I Consiglieri di Magistratura Indipendente
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