Magistratura Indipendente esprime la propria insoddisfazione per la recente approvazione della circolare del Consiglio Superiore della Magistratura in materia di incarichi extragiudiziari.
A fronte di una nota pronuncia del Consiglio di Stato che ha dichiarato l’illegittimità della previsione di un tetto annuale massimo di ore entro il quale possano essere esercitati incarichi ultronei rispetto a quelli connessi alle funzioni giudiziarie, di una normativa interna alla Giurisdizione Amministrativa che consente ai magistrati amministrativi il libero svolgimento di tali incarichi previa semplice comunicazione nei confronti del Consiglio di Presidenza, e – soprattutto – di un intervento del Legislatore che con la modifica dell’art. 53 del decreto legislativo 165/2001 ha chiaramente inteso semplificare e liberalizzare questo settore, non può non evidenziarsi un profondo rammarico per una decisione del Consiglio Superiore che, nello stabilire un limite massimo di ore per lo svolgimento di incarichi extragiudiziari e nel consentire eventuali deroghe sulla base di non predefinite condizioni eccezionali da valutare a discrezione del medesimo organo consiliare, risulta ancora una volta portatrice di una cultura dirigista e caratterizzata da sfiducia nei confronti delle persone dei magistrati ordinari.
Nell’esprimere sconcerto per il fatto che una simile impostazione venga fatta propria dallo stesso Consiglio chiamato istituzionalmente a garantire l’autonomia e l’indipendenza dei magistrati ordinari, si evidenzia altresì il rischio di arbitrio che è insito nella mancata individuazione di quali possano essere le ragioni che consentano le eccezionali deroghe alle regole generali.
Peculiare perplessità suscita inoltre il potere-dovere di verifica attribuito dalla suddetta circolare ai dirigenti degli Uffici giudiziari al fine di analizzare le ricadute sul livello di laboriosità che derivano dal solo svolgimento di incarichi nella Giurisdizione Tributaria.
Oltre a porsi in contrasto con la stessa volontà del Legislatore che, verosimilmente per ragioni di tutela dei cittadini, ha inteso favorire l’accesso dei magistrati ordinari nell’esercizio delle funzioni giudiziarie tributarie, questo specifico potere di controllo fa emergere in tutta la sua cogenza la necessità di una rapida individuazione ed approvazione dei cd. carichi esigibili, in ragione dell’indifferibile urgenza di evitare che le disfunzioni organizzative del sistema giudiziario ricadano su quello che è l’esercizio da parte delle persone dei magistrati ordinari delle libertà costituzionalmente garantite a tutti i cittadini.
Magistratura Indipendente