di GIOVANNI M. JACOBAZZI
Paola D’Ovidio, segretaria generale di Magistratura indipendente: “I colleghi non hanno creduto nell’attuale dirigenza della Anm. Palamara? Quelle condotte non potevano essere totalmente sconosciute a chi con lui si è confrontato per anni”
«Guardi, Magistratura indipendente era in crescita esponenziale di consensi ed è stata messa all’angolo con un ‘ ribaltone’ le cui reali dinamiche stanno ora lentamente venendo alla luce: un manuale Cencelli diffuso ad ogni latitudine correntizia, così come il collateralismo con la politica», afferma Paola D’Ovidio, segretaria generale di Magistratura indipendente, la corrente moderata delle toghe, travolta nel 2019 dall’affaire Palamara.
Dottoressa D’Ovidio, Mi è finita lo scorso anno nel tritacarne mediatico- giudiziario. Una sorte che in Italia, purtroppo, capita di frequente.
Si. Inizialmente c’è stata una discovery incompleta ovvero una rappresentazione parziale condotta da alcuni grandi organi di informazione.
Magistratura indipendente, comunque, è uscita rafforzata dalle elezioni per i rinnovi della componente togata dei Consigli giudiziari ( diramazione del Csm nei distretti, ndr). Pensava ad un risultato simile dopo i noti fatti dell’Hotel Champagne?
I colleghi hanno dimostrato di saper leggere quegli accadimenti con intelligenza. E’ un giusto riconoscimento per il percorso di rinnovamento che abbiamo intrapreso, sempre e comunque nel solco dei valori in cui crediamo.
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