Mi sembra che questa riforma non risolva i problemi che affliggono la magistratura.
Se, ad esempio, si voleva limitare il potere delle correnti, perché non è stato previsto un sorteggio ‘temperato’ per l’elezione dei componenti del Consiglio superiore?», si chiede Antonio D’Amato, procuratore aggiunto a Santa Maria Capua Vetere, da sempre impegnato nel contrasto alla criminalità organizzata e ai reati contro la Pa, attuale consigliere del Csm per Magistratura indipendente, la corrente moderata delle toghe.
La riforma proposta dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha previsto il sorteggio solo se non si raggiunge il numero minimo di candidature in ciascun collegio, cioè dieci, e se non sono garantite le 'quote rosa'.
Magistratura indipendente è la corrente che ha intrapreso, dopo i fatti dello scorso anno, un percorso di rinnovamento e discontinuità. E, quindi, siamo favorevoli anche al sorteggio ‘integrale’ per l’individuazione dei candidati.
Da realizzare in che modo?
Si può fare un interpello nazionale.. Leggi tutta l'intervista formato .pdf