Il Gruppo di Magistratura Indipendente, in merito alla recente approvazione, da parte del Senato della Repubblica, del disegno di legge di riforma del processo civile, esprime apprezzamento per la grande attenzione mostrata dal Governo ai problemi della giustizia civile, che ha dato luogo a una ponderosa opera legislativa, che coinvolge quasi tutti gli aspetti del processo civile.
Lo Stato italiano ha assunto, nei confronti dell’Unione Europea, un impegno molto oneroso, con obiettivi di efficientamento della giustizia civile ambiziosi da raggiungere in tempi molto brevi, e la magistratura, consapevole dell'importanza della sfida, è pronta a fare la sua parte.
Non va sottaciuto, tuttavia, che nell'ultimo ventennio si sono avuti numerosi interventi sul processo civile e la storia recente ci dimostra che le modifiche processuali, anche le più radicali, hanno un impatto molto limitato sui tempi della giustizia.
Il rapporto annuale della Commissione Europea ha evidenziato chiaramente che in Italia il numero dei giudici in rapporto alla popolazione resta uno dei più bassi nell’Unione Europea e l’esperienza tedesca ci insegna che non è possibile raggiungere risultati apprezzabili senza un adeguato aumento delle risorse umane.
Il Governo ha dimostrato di essere consapevole di questa esigenza, avendo bandito concorsi per colmare gli ingenti vuoti di personale amministrativo e, soprattutto, varando un importante piano di assunzioni per la costituzione dell’ufficio del processo.
Nondimeno, Magistratura Indipendente evidenzia che sebbene si sia, finalmente, intrapreso un percorso riformatore virtuoso, tale ultimo essenziale pilastro dell’intervento di riforma poggia esclusivamente sull’assunzione di personale precario, con un orizzonte lavorativo breve, e che le energie lavorative immesse nel sistema giudiziario saranno, fatalmente, destinate a disperdersi nell’arco di pochi anni.
Se si vuole consentire che la giustizia civile italiana si allinei, finalmente, ai tempi dell’Europa, è necessario un ulteriore sforzo, che conduca a un aumento effettivo e duraturo delle risorse umane, con un ufficio del processo composto da personale stabile e con l’adozione di iniziative che garantiscano un numero adeguato di magistrati, ponendo fine alle croniche scoperture di organico.
Roma, 22 settembre 2021
Magistratura Indipendente