Il 25 gennaio 2018 alle ore 15, presso l'aula Unità d'Italia della Corte d'Appello di Roma, Magistratura Indipendente (MI) ha promosso un seminario sull'articolo 2 della legge sulle Guarentigie della Magistratura (r.d.leg. 31 maggio 1946, n. 511) al fine di riflettere sull'attualità dell'istituto e le prospettive di riforma. L’occasione è data dall’approvazione della circolare del Consiglio superiore della magistratura del 26 luglio 2017 che, in attuazione del regolamento interno, introduce una disciplina di maggior dettaglio del procedimento di trasferimento di ufficio per incompatibilità ambientale e funzionale, sostituendo la precedente delibera del 18 dicembre 1991.
Secondo Magistratura Indipendente “la nuova circolare, tuttavia, al di là di alcune zone d’ombra tuttora presenti nella procedura in fase conoscitiva, non risolve la questione di fondo dei confini di applicazione dell’istituto. Pur precisando l’art. 1, 1º comma, della circolare che non può essere preso in considerazione il merito delle decisioni adottate dal magistrato nell’esercizio dell’attività giudiziaria, permane l’ambiguità di una disposizione primaria che ha comportato non pochi problemi interpretativi nel prevedere l’ipotesi d’incompatibilità ambientale e/o funzionale per qualsiasi causa indipendente da colpa”.
Per MI, “a fronte di talune proposte di modifica, resta l’interrogativo sull'effettiva necessità di una riscrittura dell'istituto attraverso l’ampliamento della fattispecie ai casi di comportamenti colpevoli, in luogo, di soluzioni alternative, che già si rinvengono nel sistema disciplinare, o nella possibilità di rimodulare – de jure condendo – il trasferimento cautelare in sede disciplinare, anche attraverso nuove ipotesi di illecito, senza quindi incrinare l’attuale assetto basato sulla tipizzazione degli illeciti”.
Magistratura Indipendente è contraria a ogni modifica sostanziale dell’art. 2 e non condivide l’interpretazione estensiva dell’attuale disciplina, la cui formulazione manifesta invece l’intento del legislatore di rendere residuali le ipotesi di trasferimento amministrativo del magistrato, disancorandole da qualsiasi contestazione di condotte colpevoli allo stesso ascrivibili e riconducendole esclusivamente a situazioni oggettive e incolpevoli.
Dopo gli indirizzi di saluto di Luciano Panzani (Presidente della Corte d'Appello di Roma), Edoardo Cilenti (Segretario generale dell'Associazione Nazionale Magistrati), Corrado Cartoni (Componente del Comitato direttivo centrale dell'Associazione Nazionale Magistrati), Loredana Miccichè (Componente della giunta dell'Associazione Nazionale Magistrati della Corte di cassazione), e Cecilia Bernardo (Componente della giunta dell'Associazione Nazionale Magistrati di Roma), la tavola rotonda, coordinata da Antonello Racanelli (Segretario generale di Magistratura Indipendente), vedrà il confronto tra: Giuseppe Campanelli (Professore associato di Diritto costituzionale nell'Università di Pisa), Antonio Leone (Componente del Consiglio Superiore della Magistratura), Edmondo Bruti Liberati (già Componente del Consiglio Superiore della Magistratura), Lorenzo Pontecorvo (Componente del Consiglio Superiore della Magistratura), Maurizio Arcuri (Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma), e Fiammetta Palmieri (magistrato addetto alla Segreteria del Consiglio Superiore della Magistratura). Concluderà Stefano Guizzi (Consigliere della Corte di cassazione).