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Magistratura Indipendente: sulla elezione del Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura

 venerdì, 28 settembre 2018

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Magistratura Indipendente formula al nuovo Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Avv. David Ermini, gli auguri di buon lavoro.
Siamo certi che il nuovo Vice Presidente, al di là delle polemiche e delle divisioni che hanno caratterizzato la sua elezione, saprà interpretare il suo ruolo di garante dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura.
Riteniamo del tutto fuorvianti alcune prese di posizione sulla natura di “politico” o di “tecnico”: l’esperienza storica insegna che abbiamo avuto vice-presidenti sia “politici” sia “tecnici” e che certamente tale caratteristica non è di per sé determinante per lo svolgimento “con disciplina ed onore” dell’importante funzione svolta. Ci limitiamo a ricordare che, in passato, in periodi di forte tensione istituzionale, furono vice-presidenti del Consiglio “politici” a garantire il prestigio e l’autorevolezza del nostro organo di governo autonomo (ci limitiamo a citare il Vice Presidente del Consiglio Giovanni Galloni).
Non possiamo, però, tacere di fronte alle gravi affermazioni provenienti da esponenti istituzionali. Particolarmente gravi sono state le dichiarazioni rese dal Ministro della Giustizia quando ha affermato che l’autonomia sta più a cuore a lui che alla maggioranza dei magistrati e che all'interno del CSM c’è una parte maggioritaria di magistrati che ha deciso di fare politica. Affermazioni che sono state, di fatto, ribadite, anche nel corso di una trasmissione ieri a La7 (utilizzando, peraltro, anche un’espressione “infelice”): sono dichiarazioni che denotano una mancanza di rispetto istituzionale nei confronti dei consiglieri del CSM che ieri si sono liberamente espressi con voto segreto.
Vogliamo solo ricordare il contenuto dell’art. 104 c. 5 della Costituzione che recita: “Il Consiglio elegge un vice presidente fra i componenti designati dal Parlamento” e non c’è scritto “che sia gradito al Ministro della Giustizia”. Questo significa che ciascuno degli otto componenti laici è potenzialmente in grado di essere eletto come Vice Presidente. Peraltro, sulla base dei resoconti di cronaca del tempo, l’onorevole David Ermini fu eletto dal Parlamento anche sulla base dei voti del Movimento5Stelle (probabilmente, fu votato dallo stesso Ministro della Giustizia) e quindi fu ritenuto idoneo ad assumere anche l’incarico di Vice Presidente, laddove il Consiglio si fosse determinato in tal senso.
Riteniamo necessario un intervento dell’ANM a tutela del prestigio del nostro organo di governo autonomo: come già detto in altre occasioni, le decisioni del Consiglio si possono non condividere, possono essere criticate ma l’istituzione consiliare non può essere oggetto di delegittimazione, specie da parte di esponenti istituzionali.
Peraltro, il Vice Presidente è al servizio del Consiglio e non solo dei consiglieri che hanno contribuito alla sua elezione ed in tal senso abbiamo apprezzato anche il discorso di insediamento del nuovo Vice Presidente.
Rinnoviamo gli auguri di buon lavoro al vice presidente ed a tutti i consiglieri, con l’auspicio che operino nella direzione indicata dal Presidente della Repubblica.


Antonello Racanelli e Giovanna Napoletano, Segretario Generale e Presidente di Magistratura Indipendente

 
 
 
 
 
 

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