ANSA) - ROMA, 31 AGO - "Ancora una volta si interviene con provvedimenti 'speciali' che non risolvono i problemi della giustizia. E' stato varato un decreto-legge che non tiene in alcuna considerazione le richieste e le perplessita' espresse dall'Associazione Nazionale Magistrati e dalle sue componenti". Lo sottolinea in una nota Magistratura Indipendente. "Il provvedimento adottato dal Governo di proroga del pensionamento solo di alcuni magistrati della Corte di Cassazione e di altre giurisdizioni superiori - aggiunge l'associazione - non appare in alcun modo giustificato: la Corte di Cassazione non e' l'unico ufficio giudiziario gravato da arretrato e non e' certo 'salvando' dal pensionamento qualche decina di magistrati che l'arretrato sara' eliminato, specie in relazione alla circostanza che i magistrati prorogati sono solo quelli con funzioni direttive". MI inoltre ricorda di aver gia' indicato la via da seguire: "riportare l'eta' del pensionamento a 72 anni per tutti (70 anni piu' due a richiesta, previa verifica al settantesimo anno del permanere delle condizioni di idoneita')". Il decreto legge in questione - prosegue la nota - "corre il rischio di essere percepito come provvedimento ad personas, con conseguente appannamento dell'immagine e dell'indipendenza dei magistrati che ne saranno beneficiari. L'attuale scopertura di magistrati supera il numero di mille unita': appare evidente che l'intervento in oggetto non e' risolutivo". Secondo MI, il decreto contiene anche altri aspetti "meritevoli di approfondimento e di riflessione senza alcuna interlocuzione con il Consiglio Superiore della Magistratura" mentre "avrebbero meritato" un necessario confronto. "Spiace rilevare che ancora una volta le singole componenti dell'Anm facciano sentire singolarmente la loro voce: avremmo auspicato un immediato intervento della Giunta unitaria ed a tal fine ieri ci eravamo astenuti da qualsiasi intervento. A questo punto, esprimiamo l'auspicio che in sede di conversione del decreto-legge siano eliminati gli aspetti che appaiono prima facie incostituzionali e che si provveda ad estendere a tutti i magistrati il provvedimento di proroga senza distinzione di funzioni svolte. Chiediamo ai rappresentanti dei magistrati eletti al Consiglio Superiore della Magistratura di sollecitare la convocazione di un plenum straordinario per esprimere un parere sul decreto-legge in oggetto e chiediamo che la Giunta unitaria dell'ANM solleciti un incontro immediato con il Presidente della Repubblica per manifestare le perplessita' comuni all'intera magistratura associata", conclude la nota.