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“Prescrizione: processi più brevi solo se si incrementano le risorse”

 martedì, 14 gennaio 2020

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Magistratura Indipendente – a seguito dell’entrata in vigore, il 1° gennaio 2020, della legge 9 gennaio 2019, n. 3, nella parte relativa alla modifica della disciplina della prescrizione nel processo penale, e in ordine alle preannunciate ulteriori iniziative legislative in materia – intende riaffermare il principio che rientra nell’esclusiva responsabilità degli organi di indirizzo politico l’individuazione delle soluzioni di merito ritenute più confacenti all’interesse generale.

L’Associazione nazionale magistrati, in passato, ha ripetutamente sottolineato che l’istituto della prescrizione penale, così come concretamente disciplinato, si rendeva agevolmente funzionale ad uso distorto e dilatorio degli strumenti di difesa processuale, finendo per costituire, esso stesso, una causa rilevante di allungamento dei tempi del giudizio; e ha pertanto auspicato l’adozione dei più opportuni rimedi.
Magistratura Indipendente si riconosce tuttora in tale posizione, avvertendo purtuttavia l’evidente esigenza che si giunga, al riguardo, all’individuazione di un punto di equilibrio, che, scongiurando il rischio di abuso dei tempi del processo da parte dell’imputato, ne favorisca e stimoli la ragionevole durata, evitando congiuntamente l’eventualità che la persona accusata di un reato resti indefinitamente esposta alla pretesa punitiva dello Stato, con naturale e conseguente compromissione di plurimi valori costituzionali.
Quel che nondimeno ci preme sottolineare è che tale punto di equilibrio non può certamente passare attraverso riforme che impongano ai magistrati italiani, pena l’individuazione di loro responsabilità di ordine patrimoniale o professionale, termini perentori di definizione dei processi, senza che vi sia la concreta possibilità di incidere sul loro andamento nel tempo e di garantire quindi il rispetto del principio costituzionale di ragionevole durata.
Mancando l’approntamento delle fondamentali risorse, umane (e il riferimento è, in particolare, alla dotazione di personale amministrativo), materiali e finanziarie, che rientra nei doveri primari della Politica, finora ampiamente negletti, la situazione esistente è insuscettibile di effettiva favorevole evoluzione.
La magistratura italiana rappresenta un esempio di produttività nel panorama comparato dei sistemi giudiziari europei e non accetta di diventare, in ragione di una mediazione politica che non dovrebbe mai andare disgiunta dalla ricognizione dei problemi reali, il capro espiatorio di inefficienze e malfunzionamenti che fanno torto all’abnegazione e all’impegno profusi dalla larga maggioranza dei suoi esponenti.
Magistratura Indipendente
Il Presidente Mariagrazia Arena
Il Segretario Paola D’Ovidio

 
 
 
 
 
 

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