Cari colleghi,
innanzitutto, vi informiamo che con nota del 3 maggio u.s. abbiamo chiesto al Comitato di Presidenza di valutare l’intervento del Consiglio Superiore quale persona offesa nei procedimenti penali in corso presso le autorità giudiziarie competenti, al fine di tutelare e salvaguardare l’istituzione consiliare da indebite interferenze esterne e difenderne l’autonomia. Abbiamo ritenuto, infatti, che il Consiglio superiore sia oggetto di un’inquietante e oscura attività di dossieraggio e delegittimazione, volta, da un lato, a influenzare l’organo, indebitamente e dall’esterno, nell’esercizio delle proprie prerogative costituzionali e, dall’altro, a screditarne l’autorevolezza e il prestigio presso l’opinione pubblica e la cittadinanza. Come avete letto nelle numerose notizie di stampa, la richiesta è stata favorevolmente accolta ed è stata investita l’Avvocatura Generale dello Stato.
Come ogni settimana, vi riportiamo di seguito le attività consiliari salienti della settimana del 3 maggio 2021 (sedute di Plenum del 5 e 6 maggio 2021).
All’apertura della seduta di Plenum del 5 maggio, il Vicepresidente Ermini ha ricordato l’anniversario della morte del dott. Pietro Scaglione, assassinato la mattina del 5 maggio di 50 anni fa, nel 1971, a Palermo, da Cosa Nostra, insieme all’agente di custodia Antonino Lorusso. Il 6 maggio, presso il Consiglio, è stato proiettato il documentario di TV2000, emittente della Conferenza Episcopale Italiana, sul giudice Rosario Livatino, alla presenza del Presidente della Repubblica e della Ministra della Giustizia Livatino è il primo magistrato beato nella storia della Chiesa cattolica che ha incarnato un modello di magistrato che dovrebbe ispirare tutti per rigore e competenza.
Tra le pratiche discusse e votate dal Plenum, segnaliamo di Quinta Commissione quella il conferimento dell'ufficio direttivo di Presidente del Tribunale di Roma. Il Plenum ha approvato, dopo una lunga discussione e una prima votazione conclusasi con un pareggio tra il dott. Reali e il dott. Buonomo, la proposta in favore del dott. Roberto Reali (12 voti a favore, 11 contrari e 2 astensioni, plenum del 5/6maggio).
E’ stata respinta la richiesta di ritorno in Commissione, in quanto, seppure finalizzata ad una analisi più approfondita di altri profili, ha prevalso l’esigenza di coprire un posto, vacante da ben un anno dalla sua pubblicazione, che riguarda il Tribunale più grande d’Europa.
Noi abbiamo votato a favore della nomina del dott. Reali, per i seguenti motivi Sezione del Tribunale di Roma e attualmente è giudice del medesimo Tribunale.
Come sottolineato da Tiziana Balduini nel suo intervento in plenum, abbiamo evidenziato la prevalenza del profilo professionale del dott. Reali, per i numerosi incarichi ricoperti e per la maggiore anzianità di servizio rispetto al dott. Buonomo. In particolare, il dott. Reali, oltre a vantare un’approfondita conoscenza del Tribunale di Roma, presso cui ha prestato servizio per 14 anni, vanta un’anzianità di servizio di 3 anni maggiore rispetto a quella del dott. Buonomo; nel periodo svolto fuori ruolo – di pari durata rispetto al periodo svolto dal dott. Buonomo, 5 anni – a differenza di quest’ultimo, ha esercitato funzioni direttive quale direttore reggente di un ufficio del Ministero della giustizia; inoltre, ha svolto le funzioni di Presidente di sezione della Corte d’Appello di Roma per 3 anni in più rispetto al dott. Buonomo. Soprattutto ha svolto attività di Segretario generale, per circa 10 anni presso il Tribunale di Roma e poi per quasi 20 anni presso la Corte d’Appello di Roma, a fronte dell’esercizio per 3 anni delle medesime funzioni da parte del dott. Buonomo. Il dott. Reali, nel periodo 2016-2019 è stato designato, durante il periodo feriale, a svolgere le funzioni di Presidente della Corte e, sempre su delega del Presidente della Corte, ha presieduto plurime sedute del Consiglio giudiziario. Ancora, il dott. Reali è Presidente di Sezione della Commissione Tributaria regionale del Lazio. Ha, poi, sempre ottenuto risultati eccellenti nello svolgimento della sua attività lavorativa, come risulta da tutti i suoi rapporti informativi ( presso la sezione che si occupa della materia delle imprese, sotto la sua guida, si è avuto un incremento di produttività del 95%). E ciò in linea con le disposizioni del Testo Unico della dirigenza giudiziaria, secondo cui ai fini del conferimento degli incarichi direttivi occorre aver riguardo non solo al titolo (semidirettivo), ma anche ai risultati conseguito nell’esercizio delle funzioni direttive. Tra le fonti di conoscenza da noi valorizzate, abbiamo voluto ricordare come il Presidente facente funzioni della Corte d’Appello, nel proprio rapporto informativo, ha sottolineato che nell’ultimo anno (coincidente con l’anno della pandemia) il dott. Reali ha continuato, unico tra i Presidenti di sezione della Corte, ad essere presente in ufficio tutti i giorni, supportando il Presidente della medesima Corte nella risoluzione di tutte le problematiche, sovente imprevedibili, che l’emergenza sanitaria, di volta in volta, faceva emergere. Un dato che, a nostro avviso, prevale sulla circostanza dall’aver il dott. Buonomo coadiuvato il capo della Corte nel riassetto della stessa in occasione delle tabelle redatte per il periodo 2017-2019. Ancora, per quanto riguarda le competenze informatiche, pur apparendo sovrapponibili le figure dei due candidati sovrapponibili, il dott. Reali, a nostro avviso, è parso prevalente, in quanto presso il Tribunale di Roma venne delegato dal Presidente del Tribunale a sovraintendere tutto il settore informatico; inoltre, ha svolto funzioni di Magrif anche della Corte ed è stato nominato componente della Commissione per l’attuazione del processo civile telematico. Per quanto riguarda la competenza informatica, il dott. Buonomo ha progettato l’archivio informatico delle sentenze ed è autore di alcune monografie in materia. In conclusione, a nostro avviso, risulta la prevalenza della figura professionale del dott. Reali, indipendentemente dal fatto che ha anche una maggiore anzianità di servizio.
Segnaliamo infine – e non ci sembra un particolare irrilevante – che il dott. Reali non appartiene e non ha mai militato in nessun gruppo associativo. E’ un magistrato stimato, benvoluto ed imparziale. Al dott. Reali porgiamo i nostri auguri di un proficuo lavoro.
Conferimento dell'ufficio semidirettivo di Procuratore Aggiunto del Tribunale di Salerno:
A seguito di giudicato amministrativo è stata approvata la proposta in favore del dott. Francesco Soviero, attualmente sostituto procuratore presso la Procura di Napoli. Francesco Soviero ha impugnato la delibera con cui era stato nominato Procuratore aggiunto a Salerno il dott. Rocco Alfano, che è risultato soccombente nel giudizio amministrativo sia davanti al TAR che al Consiglio di Stato.
Il dott Alfano, seppur soccombente, è stato destinatario di una nuova proposta per l’incarico attualmente ricoperto in forza della delibera annullata. A sostegno della scelta si è ritenuto – nonostante le indicazioni del Consiglio di Stato, che ha evidenziato la ben maggiore esperienza in DDA, oltre che a una consistente maggiore anzianità di servizio (4 anni) – che la prevalenza del dott. Alfano potesse essere nuovamente motivata. Si è poi insistito sul profilo della assenza dei prerequisiti di indipendenza ed imparzialità perché il dott. Soviero, nelle conversazioni intercorse con il dott. Palamara, si era lamentato del fatto di non essere stato proposto per nessun incarico direttivo o semidirettivo, e di non essere stato sostenuto da Unità per la Costituzione.
Abbiamo votato per la proposta di nomina del dott. Soviero. In primo luogo perché ad avviso nostro e dell’ampia maggioranza della commissione il giudicato amministrativo non lasciava spazi per motivare la prevalenza in favore del dott. Alfano. In secondo luogo perché, come emerge dalle conversazioni (riportate in delibera) intercorse tra il dott. Palamara e il dott. Fracassi, all’epoca in cui erano consiglieri, il sostegno al dott. Alfano era legato a dichiarate “ ragioni personali” del dott. Fracassi. Ci è sembrato, all’evidenza, che dette ragioni non possano che essere coincidenti con la medesima appartenenza associativa al gruppo di Area. Invero, il dott. Soviero ha impugnato la delibera ed ha vinto per due gradi di giudizio, poiché le sentenze del giudice amministrativo hanno riconosciuto in suo favore una preminenza di titoli. Nessun difetto di prerequisiti, dunque, ma rimostranza per il fatto che gli era stato preferito un candidato, sostenuto da altro gruppo, in possesso di titoli inferiori. E ciò a prescindere dall’ottimo valore professionale dei due colleghi Soviero e Alfano, che non è in discussione.
L’esito della votazione ha confermato la larga maggioranza del voto in Commissione. A favore del dottor Alfano si sono espressi i consiglieri Cascini, Dal Moro, Suriano, Chinaglia e Zaccaro ( 5 voti); a favore del dott. Soviero i consiglieri Di Matteo, Celentano, Ciambellini, Grillo, Miccichè, D’Amato, Braggion, Balduini, Donati, Marra, Pepe, Cerabona, Basile ( 13 voti); si sono astenuti i cons. Ardita, Cavanna, Benedetti, Gigliotti.
Non dando esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato favorevole a Francesco Soviero e sfavorevole a Rocco Alfano avremmo confermato, senza convincenti ragioni, una nomina annullata. E, francamente, ci è parso alquanto ingiusto.
Un caro saluto.
Loredana Miccichè, Paola Braggion, Antonio D’Amato, Maria Tiziana Balduini