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ELEZIONI CDC

Sara Amerio

  Elezioni cdc 
 domenica, 23 febbraio 2020

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Sara Amerio, nata a Torino nel 1981, si è laureata in giurisprudenza all’Università degli Studi di Torino nell’anno 2005 e successivamente nel 2007 ha conseguito il diploma presso la Scuola di Specializzazione per le professioni legali della medesima Università, con il massimo dei voti.
Nel 2008 ha iniziato la professione di avvocato, nel 2010 è entrata in magistratura ordinaria e nel 2012 anche in quella tributaria.
Attualmente è Sostituto Procuratore della Repubblica presso la Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e si occupa di coordinare le indagini di criminalità organizzata di stampo ndranghetistico per la zona della Città di Reggio Calabria.
In particolare, trattandosi dell’organizzazione criminale italiana di connotazione mafiosa più potente e sanguinaria al mondo, gli ambiti nei quali sono state e vengono svolte le indagini sono il narcotraffico, il traffico d’armi e di essere umani, lo smaltimento di rifiuti tossici e radioattivi, il gioco d’azzardo, le estorsioni, l’usura, gli omicidi, il condizionamento di appalti e lo scambio elettorale politico mafioso, con propaggini di carattere transnazionale.
Ha condotto numerose indagini in materia di associazione per delinquere finalizzata all’ingresso illegale di stranieri nel territorio dello Stato, nonché in materia di tratta di persone, che hanno portato a provvedimenti restrittivi della libertà personale e a condanne.
In tale ambito, ha partecipato a riunioni di coordinamento con le altre Procure Distrettuali presso la Direzione Nazionale Antimafia e con organismi istituzionali (quali l’OSCE ed EUNAVFORMED) deputati a combattere i fenomeni del trafficking e dello smuggling, oltre ad aver preso parte a numerosi corsi all’estero su tematiche relative alla cooperazione internazionale finalizzata al contrasto dei fenomeni della tratta di esseri umani, del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e del terrorismo internazionale, anche di matrice religiosa.
Inoltre, si è occupata di indagini in materia di traffico illecito di rifiuti, anche tossici, in una terra seconda solo alla Campania per l’emergenza rifiuti; le modalità operative sono le più diverse e vanno dall’interramento allo sversamento in mare, con conseguente distruzione, in maniera irreversibile, degli ecosistemi.
È anche Giudice presso la Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Calabria, dopo una precedente esperienza presso la Commissione Tributaria Provinciale di Catania ed un’applicazione alla Commissione Tributaria Regionale di Catanzaro – sezione distaccata di Reggio Calabria, nonché è Presidente dell’Associazione Magistrati Tributari – sezione di Reggio Calabria. In tale ultima veste, si occupa del miglioramento delle condizioni di lavoro dei magistrati tributari e di organizzare iniziative volte alla promozione della legalità tributaria sul territorio.
È stata relatrice e docente per convegni, seminari e lezioni su diversi temi penalistici e civilistici, nonché autrice di pubblicazioni su riviste giuridiche.
Da sempre attenta alle tematiche sindacali e relative al benessere dei magistrati, ha accettato la candidatura con entusiasmo, ritenendo che l’esperienza maturata in un ufficio “di frontiera”, caratterizzato dalle peculiarità di essere un presidio di legalità in una terra martoriata dalla piaga della criminalità organizzata, possa contribuire ad una riflessione in sede centrale nell’associazione, che tenga conto delle difficoltà patite in particolare dai giovani colleghi che si trovano a fronteggiare carichi di lavoro imponenti per quantità ma soprattutto per qualità, lontani dai loro affetti ed in un contesto a volte molto diverso da quello di provenienza. In particolare, ritiene fondamentali le campagne da sempre portate avanti da Magistratura Indipendente volte al miglioramento delle condizioni di lavoro dei magistrati, all’efficienza ed organizzazione degli Uffici (con l’introduzione di carichi di lavoro esigibili, la redazione di nuove piante organiche degli uffici giudiziari e la rapida e costante copertura degli organici della magistratura e del personale amministrativo, la salvaguardia della salute e la tutela della maternità, l’attenzione alle questioni previdenziali e la sicurezza degli uffici giudiziari). Il tutto con una interlocuzione con la politica che passi per i soli canali strettamente istituzionali, in uno con il netto rifiuto di collateralismi di alcun tipo. E ancora, una semplificazione delle valutazioni di professionalità ed il divieto di utilizzo di elementi acquisiti nell’ambito del procedimento disciplinare nei report dei capi degli uffici in sede appunto valutativa.

 
 
 
 
 
 

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