Stefano Schiro' sulle elezioni della giunta distrettuale ANM di Salerno

L'ottimo risultato elettorale conseguito, in termini di crescita percentuale e di seggi, da Magistratura Indipendente nelle elezioni per il rinnovo della Giunta distrettuale dell'ANM di Salerno premia l'eccellente lavoro del Segretario distrettuale e di tutta MI salernitana, nonché l'impegno e l'entusiasmo dei candidati, che con il loro prestigio personale hanno evidentemente contribuito in modo determinante al successo della lista.

E' un risultato che premia anche la linea politica del Gruppo, fissata dai dliberati dei suoi organi collegiali e ribadita nell'ultima Assemblea nazionale e che poggia su due principi fondamentali: ripudio di una visione puramente ideologica del ruolo dell'ANM - visione ideologica che non giova alla difesa del ruolo e delle prerogative costituzionali della Magistratura, ma finisce per offuscarne la credibilità e per limitarne l'autonomia - e sensibile attenzione per le esigenze di tutela dei magistrati, nel loro status economico-professionale e nelle complessive condizioni di lavoro, anche in funzione di una migliore efficienza dell'apparato giudiziario.

Il risultato elettorale di Salerno, insieme con i lusinghieri risultati conseguiti anche in altri distretti, conferma che il programma e le idee di MI sono in grado di intercettare le aspettative dei colleghi e fornire proposte concrete e credibili per affrontare i numerosi problemi che affliggono attualmente l'amministrazione della giustizia e le condizioni di lavoro dei magistrati.

Tali positivi risultati devono costituire per noi stimolo ed incoraggiamento per proseguire nella faticosa ed impegnativa strada intrapresa, spingendoci a moltiplicare il nostro impegno e a rendere ancora più visibile, all'interno e all'esterno della Magistratura, la nostra presenza ed il nostro operato.

Mai come in questo momento l'azione di MI costituisce una battaglia di libertà all'interno dell'ANM, contro quelle componenti che vogliono mortificare la dignità professionale dei magistrati sotto una coltre di conformismo ideologico e di condizionamenti burocatici, ed una ragione di speranza per tutti quelli che vogliono cambiare.
Stefano Schirò