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MI SUL CALENDARIO DEL PROCESSO

 martedì, 21 gennaio 2014

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Una norma inattuabile ed uno sterile adempimento burocratico che non aiuterà il contenzioso civile

DOCUMENTO DI MAGISTRATURA INDIPENDENTE SUL CALENDARIO DEL PROCESSO


Il Gruppo di Magistratura Indipendente,

ritiene  che la norma che impone al giudice di redigere, indiscriminatamente per tutti i processi civili, un calendario di tutte le udienze successive, con la specifica indicazione degli incombenti che verranno in ciascuna di esse espletati, è concretamente inattuabile;

L’obbligo generalizzato, imposto ai magistrati italiani assegnatari di svariate centinaia e, talvolta, di migliaia di processi civili, non tiene conto del fatto che il processo consiste in una catena di atti nel cui compimento sono inevitabilmente coinvolti più soggetti processuali la cui attività, non concretamente pronosticabile sin dall’inizio del processo, rischia di trasformare il calendario in una vera e propria tela di Penelope, costringendo i magistrati ad impiegare più tempo e più risorse per gestire le loro affollatissime agende piuttosto che per poter studiare e definire i processi;

Rileva che l'obbligo di redigere il calendario del processo, previsto a pena di sanzioni disciplinari, non tiene in alcun conto i gravosi carichi di lavoro dei magistrati italiani, come tali incompatibili con una giustizia celere ed efficiente ed il cui peso ultimo ricade sempre e soltanto sui giudici italiani, nonostante questi siano stati classificati dalla CEPEJ come tra i più produttivi di tutta Europa.

Tale  situazione, di per sè insostenibile per i magistrati italiani, è ulteriormente aggravata dalla incertezza nella definizione dei carichi di lavoro esigibili previsti dall’art. 37 del D.L. n. 98/2011;

Magistratura Indipendente pertanto, nel ritenere di fondamentale importanza prevedere strumenti che consentano al giudice di rendere trasparenti e prevedibili i tempi del processo e di assumersi la responsabilità di organizzare il proprio ruolo istruttorio, evidenzia che il calendario del processo, ove imposto per tutti i processi indiscriminatamente, si trasformerà soltanto in uno sterile adempimento burocratico.

Chiede, pertanto, una modifica normativa che renda il calendario del processo dovuto solo in  relazione alle attività concretamente prevedibili e programmabili con la collaborazione delle parti.


             Lorenzo Pontecorvo                                                                                    Stefano Schirò
             Segretario Generale                                                                                      Presidente
 

 
 
 
 
 
 
 

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