"Ripristinare l'autorizzazione a procedere". Parla Piraino, giudice e segretario di Magistratura Indipendente.
Roma. "Per riequilibrare i rapporti tra politica e magistratura si potrebbe reintrodurre l'istituto dell'autorizzazione a procedere nei confronti dei parlamentari". La proposta non viene da un politologo o da uno storico, ma, a sorpresa, da un magistrato: Angelo Piraino, segretario di Magistratura indipendente.
"Le tensioni nei rapporti fra politica e magistratura - dichiara Piraino al Foglio - derivano molto spesso, come di recente, dal fatto che periodicamente
e inevitabilmente ci sono iniziative giudiziarie che coinvolgono esponenti politici e vengono viste come interferenze. In passato queste vicende non venivano vissute con le stesse tensioni di oggi. Da qui la proposta sull'autorizzazione a procedere".
Qualcuno, dottor Piraino, potrebbe contestarle la proposta sostenendo che in passato la politica ha abusato di questo strumento. "L'immunità parlamentare - replica il segretario di Mi - nasce storicamente come una prerogativa a tutela del Parlamento, per evitare che quest'ultimo possa essere condizionato da iniziative esterne, ed è conosciuta in tantissimi ordinamenti occidentali. Con essa tutto viene ricondotto nell'ambito della responsabilità politica.
Se una maggioranza abusasse di questa prerogativa ne risponderebbe davanti agli elettori".
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